La fine dei "Mi piace"? X mette alla prova i voti e scatena le polemiche

Con una mossa che ha scatenato un acceso dibattito tra i suoi utenti, X ha iniziato a sperimentare una nuova interfaccia di interazione che sostituisce il tradizionale pulsante "Mi piace" con un sistema di voto. Questo potenziale cambiamento, rilevato da diversi utenti nel maggio 2025, non è solo estetico; rappresenta un cambiamento fondamentale nella filosofia della piattaforma, con profonde implicazioni per il dibattito pubblico e la visibilità dei contenuti.
Suggerimento: un'immagine di confronto che mostra l'attuale interfaccia X con il cuore "Mi piace" accanto alla nuova interfaccia sperimentale con le icone pollice in su e pollice in giù.
Il test si è manifestato in due modi. Alcuni utenti hanno segnalato che l'icona a forma di cuore è stata sostituita da un'icona a forma di pollice in su e che i pulsanti di interazione sono stati spostati sul lato sinistro del post.
Tuttavia, la versione più radicale e discussa dell'esperimento include sia il pollice in su (voto positivo) che il pollice in giù (voto negativo). Questo sistema permetterebbe agli utenti di segnalare non solo ciò che apprezzano, ma anche ciò che considerano irrilevante, di bassa qualità o qualcosa con cui non sono d'accordo. Questo feedback, molto più sfumato di un semplice "mi piace", servirebbe ad addestrare l'algoritmo di raccomandazione di X in modo più diretto e preciso.
Questo esperimento non è un caso isolato, ma fa parte della visione a lungo termine di Elon Musk di trasformare X. Il passaggio da un sistema basato sulle emozioni a uno basato sull'utilità è una decisione strategica deliberata.
Un "mi piace", rappresentato da un cuore, è un segnale di approvazione emotivo e spesso passivo. Al contrario, un sistema di upvote/downvote è più funzionale e utilitaristico. Diventa uno strumento diretto per la comunità per filtrare e curare i contenuti, premiando la qualità e la pertinenza rispetto alla semplice popolarità. Questo approccio è in linea con l'obiettivo dichiarato di Musk di trasformare X in una piattaforma di "giornalismo partecipativo" e una fonte di informazioni veritiere, piuttosto che in un social network incentrato esclusivamente sulla validazione sociale.
L'idea è che, fornendo agli utenti strumenti più potenti per valutare i contenuti, l'algoritmo stesso sarà in grado di migliorare la qualità complessiva del feed, mostrando informazioni più preziose e riducendo la visibilità di spam o contenuti poco elaborati.
"I voti positivi potrebbero promuovere contenuti di qualità, mentre i voti negativi aiutano a gestire il controllo di qualità della piattaforma." – Risposta del chatbot Grok di X sulla potenziale funzionalità.
La possibilità di introdurre un pulsante "Non mi piace" o "Vota negativamente" è uno degli argomenti più controversi nel design dei social media, e la comunità X non fa eccezione. La reazione è stata immediata e polarizzante.
A favore:
* Molti utenti credono che ciò contribuirebbe a migliorare la qualità della piattaforma consentendo alla comunità di "seppellire" contenuti indesiderati, disinformazione e commenti tossici.
* Sostengono che ciò fornirebbe ai creatori di contenuti un feedback più onesto e diretto su ciò che il loro pubblico apprezza realmente.
Contro:
* La preoccupazione principale è che il sistema di voto negativo possa essere usato come arma per molestie e censura. Gruppi coordinati potrebbero usarlo per "punire" e sopprimere opinioni con cui non sono d'accordo, creando camere di risonanza e mettendo a tacere le voci dissidenti.
* Si teme che la negatività generale sulla piattaforma aumenti, scoraggiando la partecipazione per timore di ricevere una valanga di voti negativi.
Questo esperimento è, in sostanza, un referendum sul tipo di piattaforma che X vuole essere in futuro. La domanda fondamentale è se un sistema di voto diretto porterà a uno spazio informativo meglio curato o a un campo di battaglia di opinioni ancora più diviso. La decisione presa dall'azienda segnerà il corso del dialogo digitale per milioni di persone.
La Verdad Yucatán